Cristina Zavalloni
(Bologna, 1973), cantante, compositrice. Nel „90 si avvicina al jazz, partecipando ai seminari di“Siena Jazz”e“Umbria Jazz”. Nel „93 entra nella“O.F.P.Orchestra”. Studia composizione classica presso il Conservatorio “Giovan Battista Martini” di Bologna sotto la guida di Carluccio fino al 1999. Dopo aver fondato l‟“Open Quartet”, incide i cd “Danse à Rebours”,“Come valersi non servilmente di Bertolt Brecht ”,"When you go yes is yes!". La formazione si esibisce in Germania, Svizzera, Olanda, Norvegia, Romania. Ha suonato con l‟ensamble italo-francese “Assemblage”al festival "Rumori Mediterranei" di Roccella Jonica, nel 1999 al Concertgebouw di Amsterdam accompagnata dalla Big Band diretta da J.Hempel, in Norvegia con l' “Open Quartet”presso il Bergen Jazz Forum, ha partecipato al festival pugliese “Jazz ed altro oltre e il Jazz”.
Erika Zoi
(Roma 7 giugno 1976), pianista, direttore d‟orchestra, compositrice. Ha studiato al Conservatorio Santa Cecilia in Roma con Fausto Di Cesare. In seguito ha studiato composizione e direzione orchestrale con Alberto Meoli perfezionandosi presso l‟Arts Academy di Roma. Ha iniziato l‟attività concertistica nel 1992 esibendosi sia come solista che in diverse formazioni cameristiche presentando le sue composizioni. E‟ autrice di musiche di scena come “La Mandragola” di Machiavelli, “Porta Chiusa” di Jean Paul Sartre, “In Viaggio con Ulisse” di Lilli Gianni, "I soliti ignoti" di G. Trovato ed i suoi lavori sono stati trasmessi dalla RAI, dalla Radio Vaticano e da altre emittenti. Ha debuttato come direttore d‟orchestra per “Note Nuove per Roma” presso il Teatro Quirino di Roma, con musiche da lei composte, ed ha partecipato al CD “Nova Canzone per Roma”. Nel 2006 è stata incaricata dal Conservatorio Licinio Refice di Frosinone dell‟organizzazione di un laboratorio di “tecniche e interpretazione nei gruppi d‟insieme cameristici”. Tra le sue musiche: “Ave Maria”, per soprano, coro, flauto, pianoforte e archi (2001), “Circe”, un‟opera lirica in due atti (2003), “Rosso Mattone”, per fisarmonica, archi, percussioni (2006), “Tanghera”, per pianoforte, flauto e quintetto d'archi (2007), “Matermilonga”, per fisarmonica, archi e percussioni (2008).
Federica Zammarchi
(Chianciano Terme 26 ottobre 1973), cantante, compositrice ed arrangiatrice jazz, insegnante, residente a Roma. Dopo aver preso la laurea in Filosofia (nel ramo demo-etnoantropologico) presso l'Università degli Studi di Siena nel 2000, è approdata alla musica, facendone la sua professione. Ha conseguito il diploma in jazz presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, sotto la guida di Ettore Fioravanti, con una tesi dal titolo “Il Jazz e le Compositrici: il lato creativo delle donne del jazz, da Bessie Smith ai giorni nostri”. Ha partecipato a numerosi seminari tra i quali quelli tenuti da Norma Winstone, Mark Murphy, Bob Stoloff, Maria Pia de Vito, Uri Cane, Cinzia Spata, Giovanni Tommaso ed Enrico Pieranunzi. Ha deciso di dedicarsi alla composizione ed all'arrangiamento, studiando con Pierpaolo Principato e dopo con Bruno Tommaso ed altri. Si è esibita per molti festival ed eventi come il “Villa Celimontana Jazz Festival” e il “Roma Jazz Festival” presso la Casa del Jazz (alternandosi in palco con Norma Winstone). Da qualche anno insegna canto e teoria a Roma presso l‟Accademia Romana di Musica e la scuola di musica “Artidee”. Ha inciso “Fires„n Pyres”, un CD con i suoi brani originali, e sta preparando un altro progetto discografico con un repertorio di lavori originali scritti da jazz-women di tutti i tempi. Per i suoi lavori scrive sia la musica che i testi: “Dreamin‟ e Tangolidio” (2006), “Dido‟s Pure”, “Ice Flower”, “Serena Stabile” (2007), “She called me “Sister” (2008), “Jazz Oddity”, un progetto di rielaborazione ed arrangiamento per formazione jazz di brani di David Bowie.